Nonostante milioni di cittadini abbiano deciso di unirsi al Registro Pubblico delle Opposizioni in un atto di speranza per salvaguardare la propria privacy, ci troviamo a combattere una guerra quotidiana contro le chiamate pubblicitarie indesiderate. Questo sistema, pensato per proteggerci e garantirci un po’ di serenità, si è dimostrato un colabrodo.
È inaccettabile che le normative in vigore non vengano rispettate, lasciandoci esposti a disturbi continui. E non finisce qui: il mondo dei call center è un altro capitolo di questo dramma. Gli operatori, spesso prigionieri di un copione senza anima, si ritrovano a lavorare in un ambiente deprimente e poco stimolante. Così, ci troviamo tutti coinvolti in un ciclo di insoddisfazione, da chi riceve la chiamata a chi la fa.
È giunto il momento di una seria revisione normativa e tecnologica per affrontare questa problematica, garantendo una protezione reale ai cittadini e promuovendo ambienti lavorativi che non sembrino uscite da un film horror.