Nel mondo delle aziende, grandi o piccole, l’uso di indicatori come ROI, ROE ed EBITDA non deve limitarsi a un calcolo annuale o a un esercizio teorico. Questi strumenti sono pensati per essere integrati nella gestione quotidiana, diventando una bussola per prendere decisioni strategiche e operative. Ma come devono essere utilizzati da un controllo di gestione o da un singolo analista? Con quali frequenze e quali strumenti? Scopriamolo con esempi pratici e concreti.
Come Iniziare: L’Approccio al Monitoraggio degli Indicatori
La prima regola per utilizzare efficacemente ROI, ROE ed EBITDA è strutturare una routine di analisi. Non serve aspettare il bilancio di fine anno: è fondamentale monitorarli con una cadenza regolare, integrandoli nei report di controllo di gestione.
• ROI: Ogni volta che si valuta un investimento specifico (prima, durante e dopo).
• ROE: Mensile o trimestrale, per capire l’efficienza del capitale proprio.
• EBITDA: Mensile, come misura dello stato di salute operativa.
Strumenti per l’analisi: Utilizza un software gestionale per calcolare e rappresentare graficamente questi indicatori. Per le piccole imprese, Excel o Google Sheets, con grafici automatizzati, possono essere strumenti adeguati.
ROI: Come Analizzarlo nella Pratica
Un controllo di gestione che monitora il ROI deve sempre partire da un’ipotesi chiara: quali risultati ci si aspetta dall’investimento?
Esempio pratico: Un’azienda decide di investire 50.000 € in una nuova campagna pubblicitaria digitale. L’obiettivo è aumentare le vendite di un prodotto specifico.
• Prima dell’investimento: Calcola una proiezione del ROI basandoti sui dati storici (ad esempio, quanto le campagne precedenti hanno incrementato le vendite).
• Durante l’investimento: Monitora le metriche in tempo reale (vendite, traffico sul sito, conversioni). Utilizza strumenti come Google Analytics per verificare l’impatto.
• Dopo l’investimento: Calcola il ROI effettivo. Se, a fronte dei 50.000 € investiti, hai generato 80.000 € di vendite aggiuntive, il ROI sarà:
(80.000 – 50.000) / 50.000 x 100 = 60%.
Come rappresentarlo: Un grafico a barre che confronta il ROI stimato con quello reale aiuta a visualizzare la performance e a comunicare i risultati agli stakeholder.
ROE: Analisi per la Redditività del Capitale Proprio
Il ROE è uno strumento strategico per capire quanto il capitale proprio stia effettivamente lavorando per i soci.
Esempio pratico: Un piccolo imprenditore ha un capitale proprio di 100.000 € e, nell’ultimo trimestre, ha generato un utile netto di 15.000 €. Il calcolo del ROE trimestrale è:
(15.000 / 100.000) x 100 = 15%.
Come interpretarlo nella gestione quotidiana:
• Se il ROE è costantemente basso, potrebbe indicare che il capitale proprio è sottoutilizzato. Un controllo di gestione potrebbe suggerire di investire in nuovi progetti o di ridurre i costi operativi per migliorare la redditività.
• Un ROE troppo alto, invece, potrebbe essere il risultato di un eccessivo indebitamento: è essenziale monitorare il rapporto debito/capitale per prevenire rischi finanziari.
Rappresentazione: Un grafico a linea che mostra l’andamento del ROE trimestre dopo trimestre consente di individuare tendenze e anomalie.
EBITDA: Monitorare la Redditività Operativa
L’EBITDA è utile per analizzare la redditività delle operazioni principali dell’azienda, escludendo fattori straordinari o non monetari.
Esempio pratico: Un’azienda registra ricavi mensili di 200.000 €, con costi operativi (materie prime, personale, energia) di 150.000 €. L’EBITDA mensile sarà:
200.000 – 150.000 = 50.000 €.
Come utilizzarlo nella gestione:
• Se l’EBITDA è in crescita, significa che le attività operative sono sane. Puoi usare questa metrica per confrontarti con altre aziende del settore e valutare la competitività.
• Se l’EBITDA diminuisce, analizza quali costi operativi stanno aumentando e pianifica interventi per contenerli.
Come rappresentarlo: Una dashboard mensile con EBITDA, margine operativo lordo e costi principali permette di identificare rapidamente le aree critiche.
Routine Quotidiana per un Controllo di Gestione Efficace
1. Preparazione dei dati: Dedica un’ora al giorno (o a settimana, per le piccole imprese) a raccogliere dati sui ricavi, sui costi e sugli utili. Un software gestionale può automatizzare questa fase.
2. Monitoraggio degli indicatori: Imposta dei KPI (Key Performance Indicators) che includano ROI, ROE ed EBITDA. Verifica gli scostamenti rispetto ai target fissati.
3. Analisi e reporting: Crea report settimanali o mensili per presentare gli andamenti degli indicatori ai decision-maker. Usa grafici semplici ma chiari per evidenziare trend positivi o negativi.
4. Pianificazione delle azioni: In base ai dati raccolti, pianifica interventi correttivi o nuove strategie per migliorare gli indicatori critici.
Domande di Riflessione per i Lettori
• Come utilizzi attualmente ROI, ROE ed EBITDA nella tua gestione aziendale?
• Hai un sistema di controllo che ti permette di monitorarli regolarmente?
• Quando uno di questi indici mostra un valore negativo o fuori target, quali azioni intraprendi per correggere la rotta?
• Pensi che questi indicatori siano sufficienti o dovresti integrare altre metriche per una visione più completa?
ROI, ROE ed EBITDA non sono solo numeri: sono strumenti essenziali per prendere decisioni basate sui dati e migliorare la performance aziendale. Integrarli nella gestione quotidiana, monitorarli regolarmente e rappresentarli in modo chiaro ti aiuterà a trasformare i numeri in azioni concrete per la crescita della tua attività. Non aspettare di vedere i problemi emergere: usa questi indicatori come radar per navigare con sicurezza verso il successo.